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I materiali inerenti la flora exsiccata, originariamente complementari alle collezioni vive dell'Orto botanico, costituiscono la base documentaria di questa struttura museale che nel tempo ha assunto un'importanza rilevante nel contesto del Dipartimento di Scienze Botaniche. L'Erbario mediterraneo rappresenta una recente evoluzione degli Erbari Generale e Siculo dell'Orto botanico nella prospettiva di una riorganizzazione secondo criteri geografici delle collezioni scientifiche.

L'Erbario mediterraneo, ospitato in alcuni edifici adiacenti all'Orto botanico, si estende su una superficie di circa 6000 mq in grado di ospitare sia le collezioni che i laboratori scientifici e la biblioteca, nonchè altre strutture di supporto quali laboratorio di preparazione dei reperti, camera di disinfestazione, celle refrigerate, ecc.

Il corpo principale delle collezioni è costituito dagli erbari Siculo e Generale del Dipartimento di Scienze Botaniche, stimate rispettivamente intorno a 50.000 e 200.000 specimina; di queste ultime circa un quarto è di provenienza mediterranea. Il materiale siculo consiste principalmente delle collezioni fanerogamiche e crittogamiche di Vincenzo Tineo (1791-1846) e di Agostino Todaro (1818-1892). I nuovi apporti provengono principalmente dal progetto "Itinera Mediterranea" dell'OPTIMA che hanno fino ad oggi fornito 12000 specimina provenienti da Spagna, Israele, Sicilia, Calabria, Cipro e Marocco. Altro materiale, che ammonta a circa 4000 specimina, proviene dalle raccolte locali di routine e da apporti personali di vari studiosi.

Le collezioni fanerogamiche sono per lo più costituite da materiale siciliano, particolarmente del settore occidentale e delle isole minori.

Oltre alle collezioni di V. Tineo e A. Todaro vi figurano reperti di Bianca, Bivona-Bernardi, Borzì, Gasparrini, Gibelli, Gussone, Heldreich, Huet du Pavillon, Inzenga, Lacaita, Lehmann, Lojacono, Mandralisca, Minà Palumbo, Nicotra, Parlatore, Porcari, Ross, Sommier, Sorrentino, Strobl, Terraciano ecc.

Il materiale extrasiciliano, con riferimento alla regione Mediterranea, è costituito dalle collezioni di Revenchon provenienti dalla Francia, Corsica, Sardegna, Creta, Spagna e Algeria; di Sintenis dalla Grecia, Cipro e Portogallo; di Heldreich dalla Grecia; di Gandoger dalla Spagna, Portogallo, Francia e Creta; di Murbeck dall'Algeria; di W. Schimper dalla Francia, Algeria, Egitto e Mediterraneo orientale, e di altre sia storiche che recenti.

Le collezioni crittogamiche sono rappresentate da circa 2000 alghe, 1600 licheni, 4700 briofite e da un migliaio di micro e macromiceti. Relativamente alle alghe, la parte più consistente si riferisce al Mediterraneo, frutto degli scambi effettuati dal Borzì. La collezione lichenologica siciliana è appena rappresentata da meno di 100 reperti, in massima parte raccolti da Lanza all'inizio di questo secolo sulle pendici occidentali delle Madonie, mentre sono stati accertati in circa 1600 quelli dell'Erbario Generale distribuite nel secolo scorso e provenienti da collezioni come quella dell'Erbario crittogamico italiano e licheni gallici essiccati delle collezioni Mougeot, Carestia e Baietto.

Relativamente alle briofite, la collezione dell'Erbario Siculo è molto modesta, essendo costituita da 107 reperti (15 epatiche e 92 muschi) appartenenti a 64 specie. Si tratta principalmente di materiali di V. Tineo, Bivona Bernardi, Lojacono, Todaro e Nyman provenienti dalle Madonie, Ficuzza, Monti di Palermo e dintorni di Messina.

Ben più consistente è la collezione briologica dell'Erbario generale quantificata in circa 4700 reperti provenienti dalle collezioni di Todaro oltre che da quelle dei muschi gallici di Husnot, dell'Erbario crittogamico italiano e da una cospicua quantità di specimina inviati da U. Martelli, G. Weber, M. Schultze, A. von Wegener, S. O. Lindberg, F. Schultz, C. Warnstorf, ecc.

Per quanto attiene alle collezioni micologiche, significative sono quelle di V. Beltrani, Passerini, Caldesi, Rabenhorst, e di de Thumen.

Completano le collezioni dell'Erbario mediterraneo quelle librarie del Dipartimento di Scienze Botaniche e dell'Orto botanico nel cui ambito è stato recentemente censito un cospicuo fondo antico. Numerose sono anche le opere e soprattutto i periodici che, con l'attivazione degli scambi con le riviste Flora Mediterranea e Bocconea, si sono notevolmente incrementate. Le testate scambiate attraverso questi titoli sono oltre 400 e sembrano destinate ad aumentare in relazione alla diffusione delle due riviste.
Datel Technology Numero Verde: 800903631 Dipartimento di Scienze Botaniche - Università degli Studi di Palermo